In ambito regionale operano due figure istituzionali distinte, la Consigliera di parità (istituita con la Legge n. 125 del 10 aprile 1991) e la Commissione Regionale per le pari opportunità (istituita con la Legge Regionale n. 39 del 13 giugno 1989) che promuovono con modalità diverse le pari opportunità: la prima, attuando interventi finalizzati a rimuovere ostacoli e discriminazioni dirette e indirette nei confronti delle donne soprattutto in ambito lavorativo, la seconda diffondendo la cultura della parità e delle pari opportunità fra uomini e donne al fine di valorizzare la differenza di genere, femminile e maschile, quale fattore di sviluppo e progresso.
La Regione assume il principio della eliminazione delle disuguaglianze e della promozione della parità di genere, consapevole che, ai fini del superamento delle disparità ancora esistenti, è importante supportare le donne nello svolgimento dei molteplici ruoli che ricoprono nel contesto sociale, familiare e lavorativo.
Tale strategia in materia di pari opportunità è stata rafforzata anche attraverso le attività promosse nell’ambito del Piano Operativo Regionale 2000-2006 dall’Amministrazione regionale e dalle amministrazioni locali coinvolte. In tutti gli interventi inseriti nel POR Sardegna si focalizza l'attenzione sull'applicazione e integrazione del principio di pari opportunità, provvedendo in primo luogo a formalizzare il ruolo e i compiti dell'Autorità per le Politiche di Genere.
L'impostazione data all’attuale programmazione si concentra sul miglioramento della situazione occupazionale femminile attraverso lo sviluppo e la promozione di politiche attive nel mercato del lavoro e dello sviluppo locale.