L’art. 10, comma 1 del Decreto legge 24 giugno 2014, n. 91 e l’art.7, comma 2, del Decreto legge 12 settembre 2014, n. 133, hanno istituito la figura del Commissario di Governo per il contrasto del dissesto idrogeologico a cui è demandata la responsabilità dell’attuazione degli interventi strutturali finalizzati alla mitigazione del rischio idrogeologico, finanziati in tutto o in parte con fondi di origine statale, assegnati tramite Accordi di programma sottoscritti con il MiTE o tramite specifici Decreti ministeriali.
Il ruolo di Commissario di Governo contro il dissesto idrogeologico per la Regione Sardegna è assunto, per legge, dal Presidente della Regione.
Il Commissario è titolare dell’approvazione dei progetti e provvede all’attuazione degli interventi in via diretta ovvero, in virtù dei poteri attribuitigli dalle norme richiamate, avvalendosi delle strutture e degli uffici regionali, degli uffici tecnici e amministrativi dei comuni, della società ANAS S.p.A. e dei consorzi di bonifica.
Per lo svolgimento delle attività assegnate il Commissario si avvale del supporto di un apposito ufficio istituito presso il Servizio opere idriche e idrogeologiche della Direzione generale dei lavori pubblici.
Il Commissario di Governo per il contrasto del dissesto idrogeologico, come definito dall’art. 36-ter del D.L. 31 maggio 2021, n. 77, rappresenta l’unificazione delle due figure commissariali a suo tempo istituite, per le medesime finalità, con la prima emanazione dei richiamati decreti legge del 2014 ed inizialmente identificate nel Commissario straordinario delegato per la realizzazione degli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico (D.L. 91/2014) e nel Commissario di Governo contro il dissesto idrogeologico (D.L. 133/2014).
Per quanto attiene agli atti emanati dalle precedenti figure commissariali di rinvia alle pagine: